mercoledì 28 dicembre 2011

Torrone di mandorle


Ingredienti:
500 gr mandorle
200 gr di zucchero
100 gr di miele

Preparazione
Sistemate le mandorle in una teglia foderata con carta da forno e fatele tostare, nel forno caldo fino a quando risulteranno leggermente dorate. Lasciarle raffreddare.
In una casseruola sciogliere lo zucchero e il miele a fuoco medio per 5 minuti.  Aggiungere le mandorle e cuocere a fuoco moderato mescolando continuamente fino a quando non

mercoledì 21 dicembre 2011

Mpagghiuccate di Modica (Struffoli con miele)

Questo dolce tipico del ragusano, anticamente era considerato il torrone dei poveri proprio per la facile reperibilità degli ingredienti. Rispetto ad altre ricette di struffoli, esso ha la particolarità di essere adagiato sulle foglie di limone, e questo dona un aroma fresco di limone, appunto, che ne ne caratterizza il sapore. E' un dolce che per la sua scenografia si presta bene al menù elegante del Natale.


Ingredienti per 25 persone circa:
500 gr di farina di grano duro
4/5 uova (quante ne prende la farina)
500 gr di miele
Zucchero a velo
Cannella in polvere

Procedimento:
Impastare la pasta con le uova senza aggiungere acqua, stenderla con il matterello fino a raggiungere lo spessore di 1 cm, tagliare piccolissimi quadretti e friggerli in abbondante olio, metterli su carta assorbente. In un tegame portare a ebollizione il

lunedì 19 dicembre 2011

Paste di mandorle

Biscottini tipici siciliani, niente di più azzeccato a Natale... da gustare, magari con amici, in un freddo pomeriggio invernale, insieme al thè. Le paste di mandorla sono dolcetti che piacciono a tutti, per il loro sapore delicato e per la loro morbidezza vengono considerati veri e propri "gioielli" della pasticceria siciliana.

Ingredienti 
500 Kg farina di mandorle
400 gr di zucchero a velo
4 bianchi d'uovo
1 cucchiaio di miele
la scorza grattugiata di un limone
zucchero a velo

Procedimento
Per la farina di mandorle è preferibile comprare mandorle intere già spellate da ridurre in polvere con il frullatore: macinate fresche danno più aroma ai biscotti e l'aggiunta di qualche mandorla amara di certo non guasta.
Frullare la farina con lo zucchero, la scorza e le chiare dell'uovo (si può anche impastare il tutto a mano). Per aumentare la morbidezza dell'impasto si può aggiungere del miele (100 gr. per kg). Mettere l'impasto così ottenuto a riposare per circa 2 ore nel frigo, quindi formare dei salamini sottili,

giovedì 15 dicembre 2011

Viscotta scaurati (Biscotti all'uovo sbollentati)

Ecco un'antichissima ricetta di biscotti all'uovo.
Le foto sono tratte dal blog: "ecodelgusto.com"

Ingredienti 
500 gr di farina 00
500 gr di farina di grano duro
200 gr di strutto
100 gr di zucchero
7 uova
Finocchietto selvatico
Succo di 1 limone

Preparazione
Questi biscotti hanno due tempi di preparazione. Il giorno prima preparare l'impasto: sbattere le uova insieme allo zucchero fino a fare sciogliere il tutto, aggiungere le farine, metà dello strutto e lavorare l'impasto, man mano aggiungere lo strutto rimanente, il

martedì 13 dicembre 2011

Arancini

Oggi è la festa di Santa Lucia, la tradizione vuole che oggi non vadano consumati nè pane e nè pasta, cioè i derivati del frumento, eccetto che per la classica cuccìa; ecco quindi che gli arancini la fanno da padrone.

Ingredienti:
1 kg di riso
2 lt e 1/3 di acqua
40 gr di margarina
100 gr di concentrato di pomodoro
100 gr di piselli
200 gr  di caciocavallo grattugiato
3 uova sode
1 mozzarella o formaggio fresco
1 dado
Pepe nero
Pangrattato
Cipolla
Olio per friggere


Ingredienti per il ragù:
250 gr di carne tritata
1 cucchiaio colmo di estratto di pomodoro
1 cipolla

Procedimento:
In un tegame rosolare con due cucchiai d'olio d'oliva e la cipolla affettata, unire la carne tritata e fare rosolare il tutto, aggiungere il sale e il cucchiaio colmo di concentrato con

lunedì 12 dicembre 2011

Biscotti di mandorla ricci

Un'altra ricetta di dolcetti tipici del Natale siciliano sono i biscotti di mandorla. Ci sono molte ricette diverse di biscotti di mandorla, quella che segue riguarda dolcetti che andrebbero fatti più spesso perché sono ottimi da gustare con il tè pomeridiano
Ingredienti:
500 gr. di mandorle dolci
500 gr. di zucchero
3 albumi
1 scorza di limone
1 pizzico di cannella



Procedimento
Pelare le mandorle immergendole prima in acqua bollente per 5 minuti, la pelle scivolerà via facilmente. Asciugare le mandorle e se si ha fretta metterle nel forno tiepido per mezz’ora.
Tritare le mandorle: 20 sec vel. 8. Per un risultato ottimale si consiglia di fare metà dose per volta . Mettere poi le mandorle da parte e preparare lo zucchero

sabato 10 dicembre 2011

Ghiugghiulena (Cobaita)

Un dolce natalizio molto noto è la cobaita, esso non può mancare nell'elenco dei dessert di Natale.

Ingredienti
1 kg di semi di sesamo
600 gr di miele
300 gr. di zucchero
250 gr di mandorle tostate 


Procedimento

Sciogliere il miele e lo zucchero in un tegame a fiamma bassa, aggiungere i semi di sesamo e le mandorle.  Mescolando continuamente con un cucchiaio di  legno, portare il tutto ad

mercoledì 7 dicembre 2011

Cuccìa di Santa Lucia

Un dolce che inaugura le festività natalizie è la "Cuccìa" di Santa Lucia, pietanza preparata, appunto, per il 13 dicembre, giorno di festa della Santa.
Il nome “cuccìa” deriva dal termine dialettale “cuocciu” cioè chicco. E’ una pietanza che trae origine dalla dominazione musulmana (in alcune città del Nord Africa esistono piatti molto simili con grano bollito, crema di latte e cannella).
Una leggenda siracusana fa risalire l’origine della cuccìa ad un episodio avvenuto a Siracusa nel 1646. In quel tempo ci sarebbe stato un lungo periodo di carestia e gli abitanti chiesero grazia alla Santa siracusana, la quale fece arrivare al porto (il 13 dicembre) un bastimento carico di grano, che la gente, dalla tanta fame, non fece in tempo a macinare e a panificare, ma lo mangiò semplicemente bollito e condito con olio. Da qui la cuccìa e il

lunedì 5 dicembre 2011

Pastizzu ri ciurietti (Pasticcio di cavolfiore)

Sua maestà: il "pastizzu" di cavolfiore. Questo è il tipico piatto della vigilia di Natale a Modica, provincia di Ragusa.
Ingredienti
Per la pasta
500 gr di  farina di grano duro
3 cucchiaio di olio d'oliva
1/2 panetto di lievito di birra
1 pizzico di sale

Per il ripieno
1 cavolfiore
Olio d'oliva
1 spicchio d'aglio
Pomodori secchi
Pepe nero
Sale 

1 uovo sbattutto per spennellare 

Procedimento
Disporre la farina sulla spianatoia,  aggiungere al centro l'olio, il sale e il lievito di birra sciolto in acqua tiepida. Impastare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e metterlo a lievitare coperto con un canovaccio inumidito per circa un'ora a temperatura ambiente.  Mentre la pasta lievita, tagliare a piccoli pezzi  il cavolfiore e sbollentarlo in abbondante acqua salata, scolare e fare raffreddare.  In una terrina

domenica 4 dicembre 2011

Lorighittas ai crostacei

Ingredienti:
Lorighittas
Gamberi, scampi, astice
Pomodori freschi
Vernaccia
Olio, aglio,
prezzemolo, peperoncino

Procedimento
In un tegame largo rosolare nell'olio d'oliva aglio, gamberi, scampi, astice tagliato a tocchi. Unire i pomodori freschi tagliati a pezzetti, un po' di peperoncino e innaffiare di vernaccia. Salare a piacere e cuocere a fuoco lento. Lessare le "lorighittas", scolarle al dente, condire col sugo preparato e guarnire con qualche frutto di mare e una manciata di prezzemolo tritato.

La ricetta è tratta dal sito "gente di sardegna" e la foto dal sito "darenzo"

sabato 3 dicembre 2011

Lorighittas al sugo di pollo ruspante

Il condimento tradizionale per le lorighittas è il sugo al pollo ruspante. Ecco la ricetta.

Ingredienti:
400 g di lorighittas
300 g di pomodori maturi (o 1 barattolo di pelati)
1 pollo ruspante
1 cipolla
1 bicchiere di vino rosso
2 spicchi d'aglio
4 o 5 cucchiai d'olio
5 ciuffi di prezzemolo
1 foglia alloro
2 rametti rosmarino
4 o 5 foglie basilico
2 foglie salvia
pepe nero (facoltativo)
sale marino
100 o 150 g pecorino sardo grattugiato


Procedimento
Pulite, fiammeggiate e lavate il pollo. Tagliatelo a pezzi grossolani. Fate rosolare con l'olio, la cipolla, l'aglio, l'alloro e il rosmarino tutti tritati finemente, senza imbiondirli. Poi mettete a rosolare i pezzi di pollo da entrambe le parti. Versate il vino e sfumate. Aggiungete i pomodori passati, salate, pepate, 1 piccolo pizzico di zucchero se piace e fate cuocere. A cottura ultimata, spolverizzate di prezzemolo, basilico e salvia tritati. Cuocete la pasta al dente. Poi dopo averla cotta, conditela con il sugo di pollo ruspante e il formaggio pecorino grattugiato.

giovedì 1 dicembre 2011

Lorighittas di Morgongiori: l'elegante pasta di una volta all'anno

E' una pasta originaria del paesino di Morgongiori in Sardegna. Si faceva in occasione della festa di Ognissanti; e ho capito anche perchè quando ho deciso di realizzarla. Io l'ho definita "l'elegante pasta di una volta all'anno" perchè per farne 300 gr ci sono volute 3 ore e questo si può fare solo una volta all'anno (o se ci penso bene forse anche ogni due anni). Questa elegante pasta, nel paese d'origine si usava condirla con il sugo fatto con galletto ruspante, ma ogni condimento si sposerà bene con essa. 


Ingredienti: 
330 semola rimacinata De Cecco
170 acqua di rubinetto
pizzico di sale (3,3 g)

Procedimento
Impastare  gli ingredienti e lavorare bene la pasta.  Far riposare 20 minuti e poi cominciare a tendere la pasta formando uno spaghetto finissimo (più lo spaghetto si tende fino e meglio viene questa pasta).  Per mantenere umido l'impasto durante la lavorazione spruzzare la pasta con acqua e se necessario anche il piano lavoro, magari avvalendosi diuno spruzzino.  Arrotolare lo spaghetto attorno alle dita e procedere come mostra il video:


Si possono consumare freschi con pochi minuti di cottura, oppure adagiarli su teli di lino in un largo canestro intrecciato e farli seccare per 4-5 giorni, così si conserveranno  per un  po' di tempo ma in questo caso i minuti di cottura saranno di più (dipende anche da quanto si riesce a tendere fini gli spaghetti).

mercoledì 30 novembre 2011

Seada

Nessuno mette in dubbio che la seada è il  tipico dolce della Sardegna. Ho addirittura trovato un sito,  interamente dedicato a questo dolce, dove viene presentato così:  "Una sfoglia sottile, un cuore di formaggio, un velo di miele  o una nuvola di zucchero. Chiudi gli occhi e senti il dolce contrasto: è il sapore della Sardegna".  Quella che segue  è la ricetta originale riportata dal sito, poi ci sono le varianti a seconda delle zone.


Ingredienti per 10-12 persone:
 1 Kg di formaggio pecorino (o misto) fresco
 mezzo Kg di semola fina di grano duro
 3 uova
 qualche cucchiaiata di strutto fresco
 la scorza grattugiata di due arance
 olio d’oliva
 un pizzico di sale
 il succo di un limone
 zucchero o miele sciolto a bagnomaria


Procedimento
Il formaggio deve essere necessariamente fresco (4-5 giorni di stagionatura) e molto grasso: per renderlo ancora più morbido può essere immerso per circa 10 minuti in acqua

lunedì 28 novembre 2011

Malloreddus alla campidanese

E' una ricetta che possiamo considerare un classico della cucina sarda: i malloreddus alla campidanese 
Ingredienti:
320 gr. di malloreddus
500 gr. di passata di pomodoro
250 gr. di salsiccia fresca
1/2 bicchiere di vino bianco secco
sale q.b.
1 pizzico di peperoncino
2 spicchi d'aglio
olio extravergine d'oliva q.b.
pecorino stagionato q.b.

Procedimento
In una casseruola, fate soffriggere gli spicchi d'aglio tagliati a metà e la salsiccia, privata della pelle, ridotta a pezzettini.

sabato 26 novembre 2011

Malloreddus (Gnocchetti sardi)

I malloreddus sono una pasta caratteristica della Sardegna. E' un impasto povero: acqua, semola rimacinata e sale con cui si deve fare un impasto duro. Da nord a sud sono moto simili, cambiano spesso le dimensioni e nel cagliaritano a volte si aggiunge lo zafferano. Per il resto sono sempre gnocchetti di pasta acqua e farina. In commercio se ne trovano molti ma i più buoni sono quelli fatti in casa e cucinati freschi.



Ingredienti
360 g di semola rimacinata
40 g di farina 00
250 ml di acqua tiepida (l'impasto deve essere abbastanza duro ma lavorabile)
zafferano (facoltativo)
semola rimacinata per spolverare


Procedimento:
Fare la fontana con la farina sulla spianatoia e versarvi al centro poco per volta l'acqua tiepida leggermente salata, quindi impastare la farina cominciando dal centro della fontana, e lavorare bene per un quarto d'ora, aggiungendo acqua tiepida se serve, fino ad ottenere un panetto liscio e sodo.
Dividere in pezzi la pasta ottenuta, arrotolare i pezzi sulla spianatoia con il palmo della mano in modo da formare dei cilindri e, prendendone uno alla volta lasciare gli altri coperti perché non secchino e tagliarne dei pezzettini con un coltello tali da ottenere, arrotolandoli sui rebbi di una forchetta e sull'interno di una grattugia dei piccoli gnocchi arrotolati. Stenderli su un telo e spolverare con la semola rimacinata. Mettere a bollire una pentola con abbondante acqua salata in cui si cuocerà la pasta fino a quando non verrà a galla. Condirla con un sugo di pomodoro e pecorino (o, se non piace, con parmigiano).

Nota alla ricetta dei malloreddus: il nome in sardo di questi gnocchetti resta un mistero. Malloreddu significa infatti vitellino, ma la ragione del nome nessuno l'ha saputa spiegare! Artusi direbbe dunque che questa è una ricetta mendace nel nome suo... Di vitello nei malloreddus non vi è traccia, mentre l'ingrediente "segreto" di questa pasta è l'ottimo zafferano di Sardegna che dona ad ogni piatto di malloredus un aroma intrigante.
Ricetta tratta dal blog "senzapanna.blogspot"- la nota è tratta da "cucinaitaliana"

giovedì 24 novembre 2011

Seada rustica

Questo piatto è stato creato da Giampaolo, un nuorese doc, e da lui stesso battezzato “Seada rustica” perchè ha immaginato il contadino o il pastore che desiderosi di una bella seada, non potendo mettersi lì a friggere, poteva invece tagliarsi un bel pezzo di formaggio, scaldarlo al fuoco, e poi arrotolarlo nel pane carasau inumidito. Niente fritto, sano e di una bontà unica. Ottimo anche dolce se accompagnato con un filo di miele o una spolverata di zucchero

Ingredienti: 
Pane carasau
Formaggio
Acqua
Miele

Procedimento:
Tagliare delle fette di fomaggio, bagnare il pane carasau e metterlo in una teglia da forno con le fette di formaggio sopra. Infornare a 180°C fino a quando il formaggio inizierà a fondere e il pane carasau ad abbrustolire.
Nel frattempo ammorbidire un foglio di pane carasau con dell’acqua e metterlo su un piatto. Ritagliare delle strisce di pane della larghezza di una fetta di formaggio (più o meno).Quando il formaggio sarà fuso togliere dal forno, eliminare il pane carasau abbrustolito intorno alla fetta e con l’aiuto di una paletta adagiare la fetta di formaggio sul pane carasau ammorbidito. Arrotolare e bagnare con un filo di miele.
La ricetta, così come la foto, sono tratte dal sito: "Pane,burro e Alice" 

lunedì 21 novembre 2011

Pane frattau

Un'altra preparazione classica che utilizza il pane carasau è il "Pane Frattau"
Ingredienti:
Pane carasau
Sugo di pomodoro in abbondanza, (circa due bicchieri a porzione)
pecorino sardo stagionato o grana
un uovo a testa

Procedimento
Mettete a bollire due dita d'acqua in una padella. Preparate quindi sul tavolo tanti piatti quanti sono i commensali. Il sugo deve essere già pronto e caldo. Quindi bagnate dei pezzi di

venerdì 18 novembre 2011

Pane Guttiau

Questa è una ricetta facilissima per gustare il pane carasau.

Per chi, come me all'inizio, avesse dei dubbi riguardo alle possibilità di realizzare il "pane palloncino":  il procedimento della ricetta del pane carasau la potete anche vedere nel video, il cui link si trova alla fine del post precedente.
  

Ingredienti (4 persone):
Pane carasau (almeno un foglio di pane a testa),
Sale,
Olio extravergine d'oliva.
Procedimento
Condire ogni foglio di pane e con un po' di sale e un filo d'olio extravergine d'oliva. Si può anche usare un rametto di rosmarino lasciato nell'olio per alcune ore e poi usarlo come pennello per condire il foglio di pane carasao. Poi infornare (pochi fogli alla volta e non sovraposti) o mettere sul barbecue per pochi minuti. Ideale a tavola, ma anche per aperitivi e stuzzicchini o come fondo per delle bruschette.

mercoledì 16 novembre 2011

Pane carasau

Oggi vorrei proporre una ricetta tipica della nostra isola sorella: la Sardegna. Si tratta del pane carasau: esso fa parte della tradizione sarda ed è legato all'antica pastorizia, in quanto ha la caratteristica di conservasi per molto tempo, anche per mesi. Molto utile quindi, ai pastori nei periodi della transumanza. Questo pane comunemente viene chiamato anche "carta da musica" proprio perchè è leggerissimo e si presenta come sfoglie sottili e croccanti.

Ingredienti:
1 kg. di Farina di semola di grano duro
500 ml. di acqua
14 gr. di lievito di birra
10 gr. di sale

Procedimento
Se si vuole innestare la tecnolgia nella storia: usiamo il Bimby, altrimenti usiamo la spianatoia tradizionale.
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida a vel. 4 per 5 sec. Aggiungere la farina e il sale. Impastare a vel. 4 per 30-40 sec e poi a vel. spiga per 1 min. L'impasto

martedì 15 novembre 2011

Funghi misti trifolati

Una semplicissima ma classica ricetta per cucinare i funghi.


Ingredienti:
600 gr. di Funghi misti
20 gr. di burro
4 cucchiai di olio
1 spicchio d'aglio
Prezzemolo

Procedimento
Per prima cosa pulite i funghi raschiandoli e strofinandoli con uno straccio umido, tagliate a fette sottili i porcini e nel frattempo scaldare in una larga padella antiaderente il burro

sabato 12 novembre 2011

Insalata d'Autunno

Ingredienti:
Lattuga
Funghi champignon
Cipollina
 olio extravergine d’oliva
 uva bianca e uva nera
 3-4 olive nere snocciolate
un pizzico di sale.

Procedimento
Pulire, lavare e asciugare con cura l’insalata. Togliere tutta la terra ai funghi champignon e tagliarli a fettine sottili. Sbucciare e tritare la cipollina. Lavare, sgranare l’uva e tagliare a metà gli acini. Infine snocciolare e tagliare a metà anche le olive nere. Versare tutti gli ingredienti in un’insalatiera, mescolare bene, condire con l’olio e il sale e portare in tavola

giovedì 10 novembre 2011

Bocconcini di vitello alla boscaiola

Ecco una ricetta che richiama gli odori e i profumi del bosco. Ingredienti principali: i funghi

Ingredienti per 4 persone:
600 g di bocconcini di vitello
10 g di funghi porcini secchi
300 g di funghi porcini freschi
50 g di passata di pomodoro
50 g di olio extra vergine di oliva
50 g di vino bianco
1 cipolla
1 carota
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaio di dado bimby
300 g di acqua
sale e pepe q.b.

Procedimento:
Mettere i funghi secchi in ammollo in acqua tiepida. Tritare la cipolla a vel 5, unire la carota tagliata a piccoli dadini, l’olio e i

mercoledì 9 novembre 2011

Frittelle della zia Gina

Foto tratta dal sito: "kucinare.it"
Nella nostra cucina tradizionale, queste ricetta di frittelle ricorre tre volte l'anno: a carnevale, a marzo per la festa di San Giuseppe e nel periodo che va dai primi di novembre fino a San Martino, giorno in cui si assaggia il vino nuovo che si sposa benissimo col gusto di queste frittelle.
Ingredienti:
250 gr. di farina di grano duro
250 gr. di farina 00
1 bustina di lievito di birra
60 gr. di uva passa
50 gr. di fichi secchi (privandoli quanto più possibile dei semini)
80 gr. di noci
1 cucch.no abbondante di semi di finocchio
6 misurini circa di acqua
olio per friggere
zucchero 
 Procedimento
Porre tutti gli ingredienti, tranne il lievito, nel boccale del bimby, frullare per 2 minuti a vel. 7.
Aggiungere l'acqua: 1 min vel. 6. Infine aggiungere il lievito e continuare per 30 sec. a vel. spiga. Aggiustare l'impasto tale

martedì 8 novembre 2011

Olive schiacciate

Una ricetta semplice per gustare le olive appena raccolte dopo pochi giorni.


Ingredienti:
Olive verdi
Aglio
Peperoncini interi
Sale

Procedimento
Scegliere le olive più grosse e sane. Schiacciarle col batticarne su un tagliere, badando a non rompere il seme e lasciandolo attaccato alle olive. Porle in una grossa ciotola da colazione e mescolarle a spicchi di aglio in camicia, peperoncini interi e sale nelle quantità desiderate. Coprire con un piattino e porvi sopra un piccolo peso. Smuovere le olive due tre volte al giorno. Non appena diventerano più scure che verdi, saranno pronte per essere gustate accompagnate da pane casereccio.

sabato 5 novembre 2011

Olive nere "pungiuti"

Sono ottime da servire con fette di pane casereccio e un filo di olio, magari come antipasto o per un aperitivo gustoso, insieme a salumi o formaggi. La cosa ottima è che si conservano a lungo in vasetti di vetro.
Ingredienti:
Olive nere (sane e grosse)
Sale fino

Procedimento
Pungere le olive due-tre volte con una forchetta, porle in una ciotola mescolandole al sale fino, coprirle con un piatto e porvi sopra un peso (Serve a schacciarle un poco per favorire la fuoriuscita del succo amarognolo). Tenerle così per 2-3 giorni mescolandole spesso. A questo punto preparare una pentola con acqua bollente, tuffarvi le olive solo per un attimo (serve a pulirle dal succo amaro) scolarle ben bene e porle ad asciugare al sole. Quando saranno ben asciutte, si possono conservare in vasetti di vetro chiusi ermeticamente e sterilizzati, oppure si possono riporre in freezer dentro gli appositi sacchetti o condirle e conservarle sott'olio.

venerdì 4 novembre 2011

Olive verdi in salamoia 2


Questo è il secondo metodo (quello più elaborato) per la conservazione delle olive in salamoia. Qui il primo metodo.

Ingredienti
Olive verdi
Per le 3 Salamoie
1° Salamoia: 100 gr sale per ogni litro di acqua
(primo mese)
2° Salamoia
: 120 gr sale per ogni litro di acqua
(secondo mese)
3° Salamoia
: 60 gr sale per ogni litro di acqua
(mantenimento mesi successivi)

Aromi
(Facoltativi)
Alloro Rametti di finocchio selvatico
Peperoncino o pepe in grani
(o gli aromi che più vi piacciono)

Procedimento
Utilizzare olive verdi e biologiche, eliminare quelle che hanno qualche imperfezione, togliere il picciolo, se c’è. Se si vuole si possono selezionare anche in base alla grossezza. Lavarle e poi metterle in ciotole o in vasi di vetro, ricoprirle d'acqua e mettere un peso sopra

giovedì 3 novembre 2011

Olive verdi in salamoia 1

Per la conservazione delle olive in salamoia propongo due metodi: il primo (più semplificato) prevede una sola salamoia; il secondo è un poco più complesso in quanto prevede 3 salamoie con percentuali diverse di sale. Questo è il primo  metodo:
Ingredienti:
2 kg di olive
200 gr di sale
qualche foglia d’alloro o semi di finocchio selvatico 

Procedimento:
Utilizzare olive fresche, non trattate, di qualsiasi varietà, scegliere quelle più polpose e sane. Cercare di preparale il prima possibile, al massimo tenerle un paio di giorni prima della conservazione. Mettere le olive in un contenitore di