mercoledì 30 novembre 2011

Seada

Nessuno mette in dubbio che la seada è il  tipico dolce della Sardegna. Ho addirittura trovato un sito,  interamente dedicato a questo dolce, dove viene presentato così:  "Una sfoglia sottile, un cuore di formaggio, un velo di miele  o una nuvola di zucchero. Chiudi gli occhi e senti il dolce contrasto: è il sapore della Sardegna".  Quella che segue  è la ricetta originale riportata dal sito, poi ci sono le varianti a seconda delle zone.


Ingredienti per 10-12 persone:
 1 Kg di formaggio pecorino (o misto) fresco
 mezzo Kg di semola fina di grano duro
 3 uova
 qualche cucchiaiata di strutto fresco
 la scorza grattugiata di due arance
 olio d’oliva
 un pizzico di sale
 il succo di un limone
 zucchero o miele sciolto a bagnomaria


Procedimento
Il formaggio deve essere necessariamente fresco (4-5 giorni di stagionatura) e molto grasso: per renderlo ancora più morbido può essere immerso per circa 10 minuti in acqua

lunedì 28 novembre 2011

Malloreddus alla campidanese

E' una ricetta che possiamo considerare un classico della cucina sarda: i malloreddus alla campidanese 
Ingredienti:
320 gr. di malloreddus
500 gr. di passata di pomodoro
250 gr. di salsiccia fresca
1/2 bicchiere di vino bianco secco
sale q.b.
1 pizzico di peperoncino
2 spicchi d'aglio
olio extravergine d'oliva q.b.
pecorino stagionato q.b.

Procedimento
In una casseruola, fate soffriggere gli spicchi d'aglio tagliati a metà e la salsiccia, privata della pelle, ridotta a pezzettini.

sabato 26 novembre 2011

Malloreddus (Gnocchetti sardi)

I malloreddus sono una pasta caratteristica della Sardegna. E' un impasto povero: acqua, semola rimacinata e sale con cui si deve fare un impasto duro. Da nord a sud sono moto simili, cambiano spesso le dimensioni e nel cagliaritano a volte si aggiunge lo zafferano. Per il resto sono sempre gnocchetti di pasta acqua e farina. In commercio se ne trovano molti ma i più buoni sono quelli fatti in casa e cucinati freschi.



Ingredienti
360 g di semola rimacinata
40 g di farina 00
250 ml di acqua tiepida (l'impasto deve essere abbastanza duro ma lavorabile)
zafferano (facoltativo)
semola rimacinata per spolverare


Procedimento:
Fare la fontana con la farina sulla spianatoia e versarvi al centro poco per volta l'acqua tiepida leggermente salata, quindi impastare la farina cominciando dal centro della fontana, e lavorare bene per un quarto d'ora, aggiungendo acqua tiepida se serve, fino ad ottenere un panetto liscio e sodo.
Dividere in pezzi la pasta ottenuta, arrotolare i pezzi sulla spianatoia con il palmo della mano in modo da formare dei cilindri e, prendendone uno alla volta lasciare gli altri coperti perché non secchino e tagliarne dei pezzettini con un coltello tali da ottenere, arrotolandoli sui rebbi di una forchetta e sull'interno di una grattugia dei piccoli gnocchi arrotolati. Stenderli su un telo e spolverare con la semola rimacinata. Mettere a bollire una pentola con abbondante acqua salata in cui si cuocerà la pasta fino a quando non verrà a galla. Condirla con un sugo di pomodoro e pecorino (o, se non piace, con parmigiano).

Nota alla ricetta dei malloreddus: il nome in sardo di questi gnocchetti resta un mistero. Malloreddu significa infatti vitellino, ma la ragione del nome nessuno l'ha saputa spiegare! Artusi direbbe dunque che questa è una ricetta mendace nel nome suo... Di vitello nei malloreddus non vi è traccia, mentre l'ingrediente "segreto" di questa pasta è l'ottimo zafferano di Sardegna che dona ad ogni piatto di malloredus un aroma intrigante.
Ricetta tratta dal blog "senzapanna.blogspot"- la nota è tratta da "cucinaitaliana"

giovedì 24 novembre 2011

Seada rustica

Questo piatto è stato creato da Giampaolo, un nuorese doc, e da lui stesso battezzato “Seada rustica” perchè ha immaginato il contadino o il pastore che desiderosi di una bella seada, non potendo mettersi lì a friggere, poteva invece tagliarsi un bel pezzo di formaggio, scaldarlo al fuoco, e poi arrotolarlo nel pane carasau inumidito. Niente fritto, sano e di una bontà unica. Ottimo anche dolce se accompagnato con un filo di miele o una spolverata di zucchero

Ingredienti: 
Pane carasau
Formaggio
Acqua
Miele

Procedimento:
Tagliare delle fette di fomaggio, bagnare il pane carasau e metterlo in una teglia da forno con le fette di formaggio sopra. Infornare a 180°C fino a quando il formaggio inizierà a fondere e il pane carasau ad abbrustolire.
Nel frattempo ammorbidire un foglio di pane carasau con dell’acqua e metterlo su un piatto. Ritagliare delle strisce di pane della larghezza di una fetta di formaggio (più o meno).Quando il formaggio sarà fuso togliere dal forno, eliminare il pane carasau abbrustolito intorno alla fetta e con l’aiuto di una paletta adagiare la fetta di formaggio sul pane carasau ammorbidito. Arrotolare e bagnare con un filo di miele.
La ricetta, così come la foto, sono tratte dal sito: "Pane,burro e Alice" 

lunedì 21 novembre 2011

Pane frattau

Un'altra preparazione classica che utilizza il pane carasau è il "Pane Frattau"
Ingredienti:
Pane carasau
Sugo di pomodoro in abbondanza, (circa due bicchieri a porzione)
pecorino sardo stagionato o grana
un uovo a testa

Procedimento
Mettete a bollire due dita d'acqua in una padella. Preparate quindi sul tavolo tanti piatti quanti sono i commensali. Il sugo deve essere già pronto e caldo. Quindi bagnate dei pezzi di

venerdì 18 novembre 2011

Pane Guttiau

Questa è una ricetta facilissima per gustare il pane carasau.

Per chi, come me all'inizio, avesse dei dubbi riguardo alle possibilità di realizzare il "pane palloncino":  il procedimento della ricetta del pane carasau la potete anche vedere nel video, il cui link si trova alla fine del post precedente.
  

Ingredienti (4 persone):
Pane carasau (almeno un foglio di pane a testa),
Sale,
Olio extravergine d'oliva.
Procedimento
Condire ogni foglio di pane e con un po' di sale e un filo d'olio extravergine d'oliva. Si può anche usare un rametto di rosmarino lasciato nell'olio per alcune ore e poi usarlo come pennello per condire il foglio di pane carasao. Poi infornare (pochi fogli alla volta e non sovraposti) o mettere sul barbecue per pochi minuti. Ideale a tavola, ma anche per aperitivi e stuzzicchini o come fondo per delle bruschette.

mercoledì 16 novembre 2011

Pane carasau

Oggi vorrei proporre una ricetta tipica della nostra isola sorella: la Sardegna. Si tratta del pane carasau: esso fa parte della tradizione sarda ed è legato all'antica pastorizia, in quanto ha la caratteristica di conservasi per molto tempo, anche per mesi. Molto utile quindi, ai pastori nei periodi della transumanza. Questo pane comunemente viene chiamato anche "carta da musica" proprio perchè è leggerissimo e si presenta come sfoglie sottili e croccanti.

Ingredienti:
1 kg. di Farina di semola di grano duro
500 ml. di acqua
14 gr. di lievito di birra
10 gr. di sale

Procedimento
Se si vuole innestare la tecnolgia nella storia: usiamo il Bimby, altrimenti usiamo la spianatoia tradizionale.
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida a vel. 4 per 5 sec. Aggiungere la farina e il sale. Impastare a vel. 4 per 30-40 sec e poi a vel. spiga per 1 min. L'impasto

martedì 15 novembre 2011

Funghi misti trifolati

Una semplicissima ma classica ricetta per cucinare i funghi.


Ingredienti:
600 gr. di Funghi misti
20 gr. di burro
4 cucchiai di olio
1 spicchio d'aglio
Prezzemolo

Procedimento
Per prima cosa pulite i funghi raschiandoli e strofinandoli con uno straccio umido, tagliate a fette sottili i porcini e nel frattempo scaldare in una larga padella antiaderente il burro

sabato 12 novembre 2011

Insalata d'Autunno

Ingredienti:
Lattuga
Funghi champignon
Cipollina
 olio extravergine d’oliva
 uva bianca e uva nera
 3-4 olive nere snocciolate
un pizzico di sale.

Procedimento
Pulire, lavare e asciugare con cura l’insalata. Togliere tutta la terra ai funghi champignon e tagliarli a fettine sottili. Sbucciare e tritare la cipollina. Lavare, sgranare l’uva e tagliare a metà gli acini. Infine snocciolare e tagliare a metà anche le olive nere. Versare tutti gli ingredienti in un’insalatiera, mescolare bene, condire con l’olio e il sale e portare in tavola

giovedì 10 novembre 2011

Bocconcini di vitello alla boscaiola

Ecco una ricetta che richiama gli odori e i profumi del bosco. Ingredienti principali: i funghi

Ingredienti per 4 persone:
600 g di bocconcini di vitello
10 g di funghi porcini secchi
300 g di funghi porcini freschi
50 g di passata di pomodoro
50 g di olio extra vergine di oliva
50 g di vino bianco
1 cipolla
1 carota
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaio di dado bimby
300 g di acqua
sale e pepe q.b.

Procedimento:
Mettere i funghi secchi in ammollo in acqua tiepida. Tritare la cipolla a vel 5, unire la carota tagliata a piccoli dadini, l’olio e i

mercoledì 9 novembre 2011

Frittelle della zia Gina

Foto tratta dal sito: "kucinare.it"
Nella nostra cucina tradizionale, queste ricetta di frittelle ricorre tre volte l'anno: a carnevale, a marzo per la festa di San Giuseppe e nel periodo che va dai primi di novembre fino a San Martino, giorno in cui si assaggia il vino nuovo che si sposa benissimo col gusto di queste frittelle.
Ingredienti:
250 gr. di farina di grano duro
250 gr. di farina 00
1 bustina di lievito di birra
60 gr. di uva passa
50 gr. di fichi secchi (privandoli quanto più possibile dei semini)
80 gr. di noci
1 cucch.no abbondante di semi di finocchio
6 misurini circa di acqua
olio per friggere
zucchero 
 Procedimento
Porre tutti gli ingredienti, tranne il lievito, nel boccale del bimby, frullare per 2 minuti a vel. 7.
Aggiungere l'acqua: 1 min vel. 6. Infine aggiungere il lievito e continuare per 30 sec. a vel. spiga. Aggiustare l'impasto tale

martedì 8 novembre 2011

Olive schiacciate

Una ricetta semplice per gustare le olive appena raccolte dopo pochi giorni.


Ingredienti:
Olive verdi
Aglio
Peperoncini interi
Sale

Procedimento
Scegliere le olive più grosse e sane. Schiacciarle col batticarne su un tagliere, badando a non rompere il seme e lasciandolo attaccato alle olive. Porle in una grossa ciotola da colazione e mescolarle a spicchi di aglio in camicia, peperoncini interi e sale nelle quantità desiderate. Coprire con un piattino e porvi sopra un piccolo peso. Smuovere le olive due tre volte al giorno. Non appena diventerano più scure che verdi, saranno pronte per essere gustate accompagnate da pane casereccio.

sabato 5 novembre 2011

Olive nere "pungiuti"

Sono ottime da servire con fette di pane casereccio e un filo di olio, magari come antipasto o per un aperitivo gustoso, insieme a salumi o formaggi. La cosa ottima è che si conservano a lungo in vasetti di vetro.
Ingredienti:
Olive nere (sane e grosse)
Sale fino

Procedimento
Pungere le olive due-tre volte con una forchetta, porle in una ciotola mescolandole al sale fino, coprirle con un piatto e porvi sopra un peso (Serve a schacciarle un poco per favorire la fuoriuscita del succo amarognolo). Tenerle così per 2-3 giorni mescolandole spesso. A questo punto preparare una pentola con acqua bollente, tuffarvi le olive solo per un attimo (serve a pulirle dal succo amaro) scolarle ben bene e porle ad asciugare al sole. Quando saranno ben asciutte, si possono conservare in vasetti di vetro chiusi ermeticamente e sterilizzati, oppure si possono riporre in freezer dentro gli appositi sacchetti o condirle e conservarle sott'olio.

venerdì 4 novembre 2011

Olive verdi in salamoia 2


Questo è il secondo metodo (quello più elaborato) per la conservazione delle olive in salamoia. Qui il primo metodo.

Ingredienti
Olive verdi
Per le 3 Salamoie
1° Salamoia: 100 gr sale per ogni litro di acqua
(primo mese)
2° Salamoia
: 120 gr sale per ogni litro di acqua
(secondo mese)
3° Salamoia
: 60 gr sale per ogni litro di acqua
(mantenimento mesi successivi)

Aromi
(Facoltativi)
Alloro Rametti di finocchio selvatico
Peperoncino o pepe in grani
(o gli aromi che più vi piacciono)

Procedimento
Utilizzare olive verdi e biologiche, eliminare quelle che hanno qualche imperfezione, togliere il picciolo, se c’è. Se si vuole si possono selezionare anche in base alla grossezza. Lavarle e poi metterle in ciotole o in vasi di vetro, ricoprirle d'acqua e mettere un peso sopra

giovedì 3 novembre 2011

Olive verdi in salamoia 1

Per la conservazione delle olive in salamoia propongo due metodi: il primo (più semplificato) prevede una sola salamoia; il secondo è un poco più complesso in quanto prevede 3 salamoie con percentuali diverse di sale. Questo è il primo  metodo:
Ingredienti:
2 kg di olive
200 gr di sale
qualche foglia d’alloro o semi di finocchio selvatico 

Procedimento:
Utilizzare olive fresche, non trattate, di qualsiasi varietà, scegliere quelle più polpose e sane. Cercare di preparale il prima possibile, al massimo tenerle un paio di giorni prima della conservazione. Mettere le olive in un contenitore di

mercoledì 2 novembre 2011

Zuppa di ceci e maiale

Nelle leggende dei nostri avi i legumi, così come i semi, erano connessi al mondo ultraterreno.
Questo piatto veniva (ma ancora oggi alcuni portano avanti la tradizione) consumato il giorno dei defunti, il 2 novembre, in quanto secondo la leggenda in quella notte le anime dei trapassati facevano ritorno alle loro case per condividere la mensa con i propri cari.


Ingredienti per 6 persone
600 gr. di ceci secchi
6 patate medie sbucciate e lavate
4 foglie di verza mondate e lavate
200 gr. di cotenna
600 gr. di costine di maiale
2 coste di sedano mondate e lavate
1 porro mondato e lavato
1 carota raschiata e lavata
1 cipolla di Voghera mondata
1 rametto di salvia
1 rametto rosmarino
2 foglie di alloro
3 spicchi d’aglio
100 gr. di lardo
1 cucchiaio di bicarbonato
pane casereccio a fette
grana grattugiato
sale e pepe

Preparazione
Mettete a bagno in acqua fredda i ceci 24 ore prima di cucinarli con 1 cucchiaio di bicarbonato e uno spicchio d’aglio.
Prima di cuocerli, risciacquateli abbondantemente sotto